mercoledì 7 ottobre 2009

lettera aperta ai Sindaci della Provincia di Oristano

Lettera aperta ai Sindaci

Gent.mi Sindaci della Provincia di Oristano

Come docenti di ogni ordine e grado che vivono ogni giorno il disagio e il malessere di un sistema scolastico sempre meno al centro di una politica d’investimenti e sempre più soggetto ad una scellerata razionalizzazione, sentiamo il bisogno di rivolgerci a Voi , primi cittadini e amministratori delle nostre comunità, affinchè possa nascere e consolidarsi un rapporto di reciproca collaborazione volta a difendere l’Istruzione, intesa come prezioso strumento di emancipazione e crescita sia individuale sia collettiva.

Dalle scuole arrivano notizie drammatiche. Trecento scuole chiuse nei piccoli comuni, 2448 posti di lavoro in meno in tutta la Sardegna, classi sempre più numerose e studenti in situazione di disabilità abbandonati a se stessi. Tutto ciò in una regione in cui il tasso di abbandono scolastico è già elevatissimo.

Si osservano con preoccupazione i primi effetti della politica dei tagli alla rete scolastica regionale relativi allo stato degli alunni in situazione di disabilità, del mancato rispetto della continuità didattica, della cancellazione del tempo pieno e dell’educazione degli adulti e di casi gravissimi in cui le iscrizioni vengono respinte.
A questi aspetti si aggiungono situazioni insostenibili come le pluriclassi e il mancato rispetto delle norme di sicurezza.

La preoccupazione aumenta in vista del futuro dato che il prossimo anno il provvedimento ministeriale rinviato per l’anno in corso, diventerà operativo determinando così la chiusura delle scuole sotto i 50 alunni.
La prossima soppressione dell’istituzione scolastica locale comporterà lo smantellamento di un servizio pubblico essenziale alla vita comunitaria, provocando così un ulteriore impoverimento del tessuto socio-culturale ed economico di un territorio già fortemente penalizzato.
Per l’ennesima volta, le nostre comunità vengono considerate un mero freno allo sviluppo del Paese e non come una risorsa da valorizzare mediante investimenti atti a rafforzare i servizi necessari.

Inoltre lascia sgomenti la campagna mediatica fondata principalmente sul “decremento demografico” in corso che, al fine di giustificare i tagli, contravviene invece ad un dato oggettivo, ovvero all’inversione di tendenza recentemente osservata nella Provincia di Oristano che ha incrementato la popolazione scolastica grazie all’inclusione di Bosa-Planargia.

In questo momento di emergenza manca alla scuola sarda una legge regionale che tenga conto dei bisogni specifici del nostro un territorio. È necessaria, dunque, la riapertura della vertenza Stato-Regione che porti al rifiuto del piano di ridimensionamento in atto e l’immediata restituzione dei posti tagliati in eccedenza rispetto a quelli previsti per l’anno corrente, affinchè sia garantito il servizio e non si realizzi una palese discriminazione nei confronti degli studenti sardi.


Pertanto Invitiamo gli Enti locali a tutelare l’istruzione pubblica e a non cedere a compromessi lesivi per le famiglie sarde, gli studenti e i lavoratori della scuola.

Inoltre invitiamo le Signorie Vostre, le Giunte e i Consigli Comunali a sensibilizzare i cittadini mediante assemblee pubbliche, consigli comunali con ordini del giorno specifici e infine, a presenziare come rappresentanti delle istituzioni locali alla manifestazione indetta dal Coordinamento Precari Scuola Oristano che si terrà venerdì 23 ottobre ad Oristano in Piazza Roma alle ore 9.00.

Il diritto allo studio è un diritto fondamentale a cui la Sardegna non vuole e non può rinunciare.

Fermamente convinti della vostra disponibilità, porgiamo Distinti Saluti

Coordinamento Precari Scuola Oristano

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