lunedì 29 settembre 2014

Lettera ai Parlamentari sardi

Ci siamo! Il Coordinamento Docenti di Oristano sta organizzando per la fine di Ottobre un incontro con i parlamentari sardi al fine di discutere sulle criticità della "Buona Scuola" di Renzi. Consapevoli del fatto che si stia consumando l'ennesima "guerra tra poveri" che porterà alla fine della scuola così come l'abbiamo conosciuta ( laica, democratica, solidale), chiediamo il contributo di ogni singolo docente a prescindere dalla propria posizione contrattuale (ruolo, GAE, 2^ fascia, 3^ fascia etc) perché in questo momento è necessario spingere verso l'unità della categoria al fine di recuperare la centralità del nostro ruolo sia nella scuola sia nella società. Questo è il testo che stiamo inviando agli Onorevoli della nostra Regione


Alla cortese attenzione dei Parlamentari della Regione Sardegna
Siamo un gruppo di docenti della provincia di Oristano, Cagliari e Sassari che chiedono a gran voce di essere ascoltati in seguito agli esiti di un processo, ormai lungo decenni, che ha visto la scuola pubblica statale e il suo personale mortificati e privati di quella centralità necessaria in un secolo definito , per la sua natura socio-economica , non a caso “della conoscenza”.

Siamo un gruppo rappresentativo di quella “buona scuola” che ha sorretto, sostenuto, accudito, curato e promosso l’istruzione nel nostro Paese in tutti questi anni, nonostante le scarse prospettive, gratificazioni e ritorni personali: siamo dunque docenti di ruolo di vecchia data e neo immessi a tempo indeterminato dopo decenni e decenni di precariato, siamo i precari storici delle GAE, siamo i precari abilitati di 2^Fascia di Istituto e non abilitati di 3^ . Siamo insomma coloro che fanno la scuola ogni giorno.
Siamo anche coloro che hanno fortemente protestato contro i tagli all'istruzione operati nel corso del tempo dai vari governi; siamo quelli che hanno pagato sulla propria pelle le continue “girandole” ministeriali che hanno provocato spesso disorientamento non solo tra il personale scolastico , ma soprattutto tra l’utenza, ovvero tra le famiglie e gli studenti sempre meno propensi a riconoscere la centralità dell’istituzione scolastica considerata non più fautrice e promotrice di una emancipazione individuale e collettiva.
Siamo quelli che, in assenza di risorse finanziarie e vere riforme dell’impianto didattico-pedagogico scolastico, combattono una delle più grandi battaglie: restituire valore all'istruzione e alla conoscenza, promuovere le intelligenze dei nostri giovani,contenere il disagio giovanile, motivare e incoraggiare generazioni di studenti sempre più frustrati.
Siamo coloro che hanno fortemente protestato contro lo svuotamento di significato e di valore della scuola pubblica statale, considerata come luogo complesso di formazione non quantificabile secondo una prospettiva manageriale e aziendalistica.
Siamo coloro che al cospetto di ennesima “Buona Riforma”, si pongono tantissime domande a cui necessariamente e doverosamente bisogna rispondere. 
Pertanto invitiamo la cortese partecipazione delle SS.VV. ad un’assemblea pubblica che si terrà presso il Liceo Scientifico di Oristano Venerdì 24 Ottobre alle ore 16.30 affinché si affrontino con chiarezza e franchezza le criticità di tale progetto di riforma.

Coordinamento docenti Oristano


La Buona Scuola?

In seguito a un lungo periodo di silenzio e riflessione, abbiamo deciso di dissotterrare l'ascia di guerra e riprendere ciò che avevamo interrotto quasi due anni fa, ovvero la mobilitazione contro lo smantellamento della scuola pubblica statale e la rivendicazione dei diritti di tutti i suoi lavoratori siano essi a tempo indeterminato o a tempo determinato. L'intento del gruppo è creare dunque UNITA' tra i vari soggetti operanti nella scuola, senza dimenticare le prioritarie esigenze dei precari ossia di coloro che soffrono una palese mancanza di diritti perché, nonostante i titoli e i servizi, non ancora stabilizzati. Come spesso sottolineato, però, lo scopo ultimo è la difesa della scuola e dunque del diritto all'istruzione, intesa come forma ultima e unica di emancipazione individuale e collettiva. Il gruppo dunque si rivolge anche alle famiglie e a tutti coloro che vedono nella scuola l'ultimo avamposto di civiltà al cospetto di un mondo sempre connotato dalla prevaricazione, dall'esclusione e dall'ottusa ignoranza. Le recenti sortite renziane ci inducono a mettere da parte le nostre personali amare "sconfitte" e tentare di creare in primis una vera informazione circa la famosa/famigerata Buona Scuola.