martedì 10 novembre 2009

unione sarda del 9/11/2009

Gonnoscodina. Il vicesindaco: Comuni uniti per salvare gli istituti
«Le scuole non si toccano»Lunedì 09 novembre 2009
«Sindaci e colleghi amministratori e dirigenti scolastici. Salviamo insieme la scuola in Marmilla». Non solo. «Per questo riuniamoci presto per riorganizzare la rete scolastica nel territorio». L'accorato appello è stato lanciato dal vicesindaco di Gonnoscodina Palmiro Pilloni in una lettera indirizzata al presidente dell'Unione dei Comuni dell'Alta Marmilla Franceschino Serra ed ai dirigenti degli istituti comprensivi di Ales e Senis. A preoccupare Pilloni sono il piano del ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha riconfermato i tagli anche per il prossimo anno scolastico: «Un ulteriore innalzamento del rapporto alunni/classi, la determinazione degli organici della scuola primaria con il solo orario obbligatorio, la riduzione degli insegnanti specialisti della lingua inglese nella primaria, la revisione dell'organizzazione e dell'orario del tempo prolungato nelle scuola secondaria di primo grado - ha ricordato il vicesindaco - con una conseguente chiusura di numerose scuole di ogni ordine e grado. Tale situazione coinvolgerà soprattutto le zone interne dell'Isola, già colpite dal piano Gelmini nell'anno scolastico in corso».
Pilloni ha annunciato: «Se non ci si muoverà per tempo, ci sarà un'ecatombe nella scuola pubblica in tutta l'Alta Marmilla». Ed ha quindi spiegato: «L'ulteriore innalzamento del rapporto alunni classe dello 0,10 per cento, produrrà la chiusura della maggior parte dei plessi». Dunque il messaggio è chiaro: occorre riorganizzare la rete scolastica se si vuole evitare la chiusura di altre scuole.
Lo ha rimarcato il vicesindaco ai colleghi amministratori: «Questo dovrà avvenire con la capacità di uscire dall'interesse individuale di ogni singolo Comune, sovrapponendo ad esso l'interesse generale di tutto il territorio». Pilloni ha inoltre aggiunto: «Bisognerà saper rispondere ad alcuni criteri essenziali, come locali scolastici idonei e funzionali per una didattica a tutto campo, una rete di trasporti efficienti evitando lunghi spostamenti soprattutto per la scuola dell'infanzia». Da qui l'invito dell'amministratore: «È necessario programmare con urgenza una prossima assemblea dei sindaci con un ordine del giorno che riguardi la riorganizzazione della rete scolastica nel territorio, coinvolgendo per una migliore strategia», conclude Pilloni, «anche i dirigenti scolastici interessati».
ANTONIO PINTORI

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