lunedì 28 settembre 2009



Scuola Secondo i precari: «Un paradosso»
Aumentano gli iscritti diminuiscono i docenti
Lunedì 28 settembre 2009
Vedi le foto «Una scuola al risparmio che finirà per dare meno cultura e sapere». I precari oristanesi non intendono arrendersi davanti ai tagli della riforma Gelmini. Anche sabato mattina, mentre i colleghi "di ruolo" erano in classe a far lezione, loro erano in piazza a distribuire i volantini. «Vogliamo sensibilizzare la gente e le istituzioni - ha spiegato Alessandra Giarrusso del coordinamento provinciale precari. - Non è possibile colpire in questo modo la scuola pubblica e il diritto allo studio». In provincia i precari che sono rimasti fuori dalle aule e non hanno avuto alcun incarico sono oltre 250, in una situazione di controtendenza tutta oristanese. «Qui da noi non è affatto vero che gli iscritti a scuola sono diminuiti - va avanti, - il numero degli studenti è aumentato considerando gli iscritti di Bosa e della Planargia». All'incremento degli alunni però non è proporzionale il numero degli insegnanti: nelle scuole elementari nel 2009 ci sono 39 cattedre in meno rispetto all'anno precedente, ma i bambini da 5 mila 500 sono passati a 6 mila 133. Stesso discorso alle scuole medie: 18 insegnanti in meno e oltre 800 alunni in più. «Credo che i dati parlino da soli - aggiunge, - la situazione è desolante, senza contare che non esiste un ricambio generazionale: abbiamo gli insegnanti più vecchi d'Europa». Necessario invertire la rotta, altrimenti si andrà incontro a una vera smobilitazione: «Avremo classi sovraffollate sino a 33 alunni, ricadute negative sullo svolgimento delle lezioni e gli alunni disabili non saranno più garantiti», si legge nel volantino che sabato è stato distribuito in piazza Roma.
VALERIA PINNA

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